11 Mag Ascolto attivo
Voglio condividere con voi una riflessione sull’Ascolto dei nostri figli.
L’altro giorno durante una sessione di Coaching un ragazzo mi dice: “I miei genitori non mi ascoltano perché non mi prendono in considerazione”. Gran parte dei ragazzi me lo confidano e la maggior parte dei genitori sono inconsapevoli che ciò avvenga.
Cosa fare?
In primis se vogliamo caldamente che i nostri figli ci ascoltino, NOI dobbiamo cambiare la nostra comunicazione con loro. In generale può succedere che ai nostri figli l’IGNORARCI doni un senso di potere. Loro conoscono molto bene le nostre debolezze, sanno benissimo come ottenere certe cose.
Se vogliamo ottenere la loro attenzione risulta utile mettere in pratica alcuni punti:
1. Ascoltare secondo il loro punto di vista. Dare valore al significato che danno ai loro avvenimenti mettendoci proprio nei loro panni. Il nostro ricordo di quando anche noi eravamo adolescenti ci aiuta molto a capire che ciò che per loro ora è importante lo era anche per noi alla loro età.
2. Genitori felici, figli felici.
Se noi genitori non comunichiamo in maniera efficace tra di noi, neanche i nostri figli lo faranno.
3. Sii onesto e aperto nella tua comunicazione e coinvolgi il ragazzo.
Spiegagli esattamente di cosa avresti bisogno e/o quale aiuto in qualcosa.
Anche noi genitori siamo esseri umani e gli adolescenti sono grandi abbastanza per avere una vera conversazione. Il solo ‘comando’ non funziona, non senza spiegazione e in questo modo li fai sentire anche parte di qualcosa di “importante”.
4. Attendi Il momento giusto per approfondire.
Ci sono momenti in cui è importante evitare di approfondire.
Impara a riconoscere quei momenti in cui, ad esempio, tuo figlio esce da scuola e magari vuoi sapere come è andata e vorresti parlare con lei/lui ma si limita a risponderti con:” Bene”.
Una strategia che per me come genitore funziona sempre è al rientro da scuola chiedere COME STAI e non com’è andata a scuola. Questo pone l’attenzione sulla sua persona e non sul suo ruolo di studente. Sarà poi lui/lei in maniera spontanea a parlarti di cose che vuole condividere con te della scuola.
Scegliere il momento giusto per poter comunicare con tuo figlio è molto importante. Noi stessi non abbiamo sempre voglia di parlare quindi è bene rispettare questa necessità. Prima di andare a dormire, o quando lo vedi tranquillo, può essere un momento migliore e puoi anche avere un risultato più grande! ????
5. Dillo 1 volta sola.
Ripetere più volte non porta buoni risultati perché con questa modalità si abituano al fatto che: “Ormai la ripeterà!” e tu perdi il potere della tua parola. Probabilmente stai pensando: “Ma no…una volta non basta”. Te lo posso assicurare, una volta basta soprattutto se hai anche tutta l’attenzione sincera. Se stai guardando il telefono, se stai cucinando, se sei in un’altra parte della casa e parli una volta sola non ti ascolteranno, Hai ragione! Avere l’attenzione vuol dire “avere un contatto con gli occhi” (eye contact) ed essere uno davanti all’altro.
6. Osserva prima di chiedere qualcosa…
Spesso mi capita di lavorare con genitori che fanno tante domande ai loro figli ma ad un certo punto ricevono una risposta brutta, come se il mondo gli cadesse addosso. Non prendere questa modalità di risposta in maniera personale e, soprattutto, osserva prima di chiedere. Forse è successo qualcosa, guarda già la loro espressione e a quel punto inspira e aspetta prima di chiedere. Forse ha avuto una brutta giornata…non dura per sempre! La stessa osservazione vale se, ad esempio, stanno guardando l’ultimo pezzo del loro programma televisivo preferito, se fanno una partita, etc.
Fai le tue prove a casa e se funziona anche con tuo figlio scrivimi commento qui sotto! Per una prima sessione gratuita scrivici a: info@apprendimeglio.net.